2008
ENRICO IV – IL GIUOCO DELLE PARTI di Luigi Pirandello
(Pirandelliana, Roma – Giardino della Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino, 8 luglio – 10 agosto)
TEATRO DI NATALE
(Roma – Cripta della Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino, 16 – 20 dicembre)
CRIPTA DELLA BASILICA DEI SANTI BONIFACIO E ALESSIO ALL’AVENTINO
Piazza S. Alessio 23 – Roma
La Compagnia Teatrale
LA BOTTEGA DELLE MASCHERE
da martedì 16 a sabato 20 dicembre 2008
presenta
TEATRO DI NATALE
Componimento e regia di Marcello Amici
con
Antonella ALFIERI, Marcello AMICI, Maria Pia CARLUCCI, Cristina CHIRIAC,
Giorgio CORCOS, Umberto QUADRAROLI, Anna VARLESE, Marco VINCENZETTI
Disegno scenico e costruzione musicale: Marcello de Lu Vrau – Costumi: Natalia Adriani
Direttori di scena: Marco Salietti e Rosemarie Della Scala
Riprese Video: Enzo Maniccia – Foto: Luigi Catalano
Assistente alla regia: Giuseppe Lauri – Direttore tecnico: Luigi Burelli
Il Presepe è stato realizzato da Padre Bruno Masetto
Ingresso gratuito – fino ad esaurimento posti – con prenotazione obbligatoria
Accesso alla Cripta: 20.45 – Inizio spettacolo: 21.15 – fine spettacolo: 22.15
Informazioni e prenotazioni: 06.6620982
Ufficio Stampa: Valeria Buffoni tel. 06/7883848 – 347.4871566- valebuf@yahoo.it
Sarà benaccetto un contributo per gli oltre 30.000 pasti caldi che ogni anno i Padri Somaschi della Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino offrono ai Poveri di Roma
Magnificat. Fuori è notte. È la Vigilia di Natale. Inizia così, dal cielo in su, “Teatro di Natale”, la recita a soggetto per la grande notte di Bethlemme. È un componimento che attinge alle Sacre scritture, alla letteratura europea, alle tradizioni romane. E’ un appuntamento con la poesia. La messinscena sale sulle colline di cartone del presepio e da lì gli attori guardano le contrade della terra illuminate da strane comete e popolate da gente triste. Tra i pupazzi del presepio tutto diventa leggenda e favola; il quotidiano si riproduce per essere letto e interpretato. Il teatro prende in prestito le colline di cartone per intervenire in una delle stagioni più capricciose e incerte della storia dell’uomo, perché tornino i colori del sogno e della poesia. Da una parte i passi antichi della Notte Santa, dall’altra Maria e Giuseppe che arrivano a Bethlemme per il censimento di Augusto. Cercano un alloggio. Gli attori si compongono: i profeti, i saggi, i contrari, i favorevoli, i filosofi e si ricompongono con accenni intensi di quello che accadrà nel pomeriggio di un Venerdì Santo. E’ una messinscena costruita tra letteratura e palcoscenico, perché il teatro è il solo luogo dove gli spazi si riempiono di personaggi, di voci, di musica, di corpi, di significati e di simboli.
Teatro di Natale è l’opera naif che la Compagnia Teatrale La bottega delle maschere mette in scena alla fine dell’autunno per significare il Natale 2008 nel contesto delle asprezze internazionali e per ricordare il felice mondo dei bambini che prima fanno il giuoco, poi ci credono, poi lo vivono come vero. È una storia costruita con la poesia di tanti poeti, da Pascoli a Gozzano, da Quasimodo a Pasternak, da Manzoni a Ungaretti, con la solennità delle Sacre Scritture, del Corano e con la teatralità di certe laudi romane dei secoli XV e XVI.
E’ teatro sacro. E’ una strana avventura di pupazzi traditi, offesi e santi. Il loro è un universo di gente che risale come dalle profondità di un abisso per scrivere una storia futurista dai connotati di sogno, dove si racconta di passioni non più soggette alla forza di gravità. I “Pupazzi” parlano, dicono, rivelano, esasperano i loro ricordi, i loro desideri, i loro dolori, i loro vizi, le loro virtù. Per loro il racconto di Natale colora la vita e riscrive la poetica dell’assurdo. È bello, almeno nei giorni vicini alla neve, pensare al teatro come a un luogo dove si possa contemplare la vita da una distanza giusta, da un posto protetto, tutto nostro, dove, ancora, è possibile una riflessione senza angosce, mentre la neve fiocca, fiocca, fiocca e una zana dondola pian piano …